Messina-Giugliano 1-0: cronaca semiseria di un pomeriggio di passione
La rete in acrobazia di Vincenzo Plescia regala la seconda vittoria in campionato ai biancoscudati contro la squadra di mister Bertotto.
Caldo asfissiante, temperature abbondantemente superiori ai 30 gradi e l’orologio che segna le ore 13. Potrebbe essere tranquillamente la descrizione di una classica giornata estiva in Sicilia. Invece questa è la cartolina domenicale che offre Messina a metà ottobre ai tanti tifosi pronti a recarsi allo stadio “Franco Scoglio”. Qualcuno in passato si affidava al più classico “non ci sono più le mezze stagioni“ ma qui la sensazione è che la condizione metereologica abbia raccolto il guanto di sfida dei vertici di Lega e di Sky. La programmazione televisiva “spezzatino” non risparmia nessuno e questa volta il Messina è costretto a scendere in campo senza badare ad alcuna previsione meteo.
Il vero nemico del tifosi messinese, però, non è il caldo: quello lo combatte ogni giorno imbottigliato nel traffico. La vera sfida di questa domenica è rappresentata da un binomio di altissimo profilo: bagno a mare e cibo unto allo Street Food di Piazza Cairoli. Ma non è finita qui perché, come detto, sono le ore 13 sull’orologio e gli androni dei palazzi si trasformano in una profumeria a cielo aperto all’essenza di frittura di melanzane. E’ davvero difficile resistere, ma c’è una partita fondamentale da vincere e l’orgoglio di una maglia da difendere. Aria condizionata a palla e si parte verso lo stadio con la consapevolezza di dover giocare quasi una finale. Entrati nell’impianto di contrada San Filippo, è già caccia a qualsiasi zona d’ombra per evitare di perdere le forze prima del fischio d’inizio. Vengono attivati gli irrigatori sul terreno di gioco, quasi uno scherzo del destino per tutti coloro che soffrono guardando quell’acqua dalle tribune. Tempo di due chiacchiere ed un panino siamo pronti per la seconda gara consecutiva in casa nell’arco di pochi giorni. Dopo la sconfitta contro il Sorrento e il pareggio contro la Casertana, il Messina ha un solo risultato a disposizione: la vittoria.
Mister Modica sorprende con le sue scelte iniziali ma il grande protagonista è senza dubbio il caldo asfissiante. Ritmi bassi, poche fiammate e la costante mai banale del tifo in curva. Poi riaffiorano le paure con quella sensazione di dejà vu che si ripresenta. Uno dei tanti ex in campo Gladestony Da Silva dal limite fa partire un tiro quasi perfetto che si stampa sul palo. Brivido lungo la schiena dei tifosi giallorossi e la mente che va all’incrocio colpito da Curcio solo qualche giorno prima. La speranza è che si possa seguire lo stesso partito avvenuto con la Casertana e il destino è dalla parte del Messina. Nessuno schema o preparazione tattica da parte di mister Modica, ci pensa Vincenzo Plescia a sbloccare il match con le sue abilità da videogiocatore. Cross da destra e splendida torsione in un simil “scorpione” per mandare la palla all’angolino. Una rete che fa esplodere lo stadio e che rimanda ai migliori paragoni. Da Giroud ad Ibrahimovic passando per il più recente Haaland: ironia della sorte proprio il goal molto simile del norvegese è diventato l’immagine simbolo del nuovo videogioco calcistico targato 2024. Adesso sappiamo chi è il più forte alla playstation durante le ore di ritiro pre partita.
La rete del vantaggio esalta i tifosi che tra un applauso, un’imprecazione e un ringraziamento al cielo vivono sulle montagne russe delle emozioni. Il Giugliano reagisce, grazia il Messina in un paio di occasioni e si torna negli spogliatoi. 15 minuti di sosta con il the caldo sostituito dalla birra ghiacciata e la consapevolezza di dover vivere un secondo tempo di sofferenza. Le caratteristiche di questa squadra sono, ormai, ben note a tutti i tifosi: per i tre punti servono unghie, cuore e grinta. Il secondo temo è una gara totalmente diversa in cui succede di tutto. Il Messina non trova il colpo del KO ma perde per infortunio Lia, l’unico in campo con il ghiaccio nelle vene immune al calore. Sul fronte opposto, i campani si gettano in avanti e trovano tre contropiedi letali: nel primo Nocciolini si divora il goal, negli altri due il signor Catanoso vittima di un colpo di calore sbaglia decisione ed aiuta i giallorossi. “Questa volta l’arbitro è dalla nostra parte”, una frase di buon auspicio che poco dopo viene cancellata dall’espulsione di Pacciardi. E’ il momento di massima sofferenza, sei minuti di recupero concessi ed una punizione dal limite. I fischi di paura si trasformano in un boato senza precedenti perché il capo popolo Fumagalli compie un miracolo sul tiro potente di Nocciolini.
Da lì saltano totalmente gli schemi. Il Giugliano si getta in avanti anche con il portiere alla ricerca del goal, i giallorossi vengono trascinati da tutti i tifosi che in piedi suonano la carica a ritmo di mani. E’ una vera e propria ondata emotiva biancoscudata che si conclude con il triplice fischio dell’arbitro. Il Messina ha vinto e fa un salto in avanti in classifica. Sotto un sole cocente, sono solo abbracci in campo e festa sotto la curva. Uscendo per tornare a casa, poi, c’è un uomo in camicia e giacca fermo ai cancelli. E’ il presidente Sciotto che, per la troppa ansia ed emozione, ha passato gli ultimi minuti fuori dallo stadio. La gioia di questa vittoria è anche un piccolo regalo per lui dopo quest’ultimo periodo difficile.