Enna, Stompo: “Consapevoli di noi stessi. Non vediamo l’ora di scendere in campo”
Domani al “Generale Gaeta” il primo round del play-off con i calabresi della Promosport Lamezia Terme. Ai nostri microfoni il Presidente gialloverde Luigi Stompo.
Meno di 24 ore all’attesa andata delle semifinali nazionali play-off di Eccellenza. L’Enna, dopo la bagarre stagionale che ha visto trionfare l’Akragas nel Girone A, si gioca la carta “post-season” per sognare ancora il salto di categoria. Tra le strade si respira aria di attesa perché a quelle latitudini certe partite mancano da decenni e il match di domani contro la Promosport Lamezia potrebbe dire tanto sul prossimo futuro dei gialloverdi. Un’aria dicevamo, davvero cambiata ad Enna grazie e sopratutto al lavoro del club, guidato dal Presidente Luigi Stompo e dell’Amministratore Delegato Fabio Montesano.
Il massimo dirigente Stompo sulla delicata sfida di domani: “È stata una stagione esaltante dall’inizio a tutt’oggi. Nella parte finale siamo riusciti a giocarci il campionato contro l’Akragas. La città ha apprezzato gli sforzi fatti e per noi è motivo di grande soddisfazione. Domani sarà dura ma ammetto che non vediamo l’ora di giocare. Ho visto la loro finale regionale contro lo Scalea insieme a mister Strano: buona squadra con ottime individualità. Sono certo che varrà la pena vivere queste partite”.
Un Enna profondamente cambiato nelle ultime stagioni. Vi ritenete soddisfatti?
“Sono stati fatti step importanti sia dal punto di vista strutturale che di organico societario. Quattro anni fa dichiarai che l’Enna doveva avere l’obiettivo di attestarsi tra le grandi del calcio siciliano e credo che questo oggi venga riconosciuto da tutti. È stata ridata dignità calcistica al comprensorio ennese”.
Risultati storici per i gialloverdi che mancavano da 33 anni, anche il pubblico sta rispondendo alla grande. Vuole fare un appello in vista della gara?
Stiamo rivivendo le sensazioni sopite per troppo tempo nel cuore degli ennesi. Stiamo lottando per la quarta serie e la città si sente coinvolta. Restiamo con i piedi per terra consapevoli delle nostre forze e fedeli al programma societario. Le ultime due generazioni di ennesi non hanno goduto di questi appuntamenti calcistici e siamo orgogliosi di averglieli restituiti. L’appello è quello di sempre, rimanere vicini, ancor di più se possibile, a questa squadra e a questo club. Il sostegno del pubblico in queste gare fa di certo la differenza e i calciatori, che fin qui hanno dato tutto, meritano un Generale Gaeta pieno. Contro il Pro Favara nella finale regionale l’ambiente è stato fantastico. L’Enna calcio ha meritato di stare tra le grandi di questa stagione e gli ennesi possono essere orgogliosi della propria squadra. Mi aspetto una massiccia presenza”.
Una società che si poggia sul rapporto con Fabio Montesano…
Ruoli a parte, è la comunione di intenti e l’amicizia extra-campo da oltre 25 anni che mi legano a Fabio. Abbiamo imboccato la strada calcistica di Enna entrambi nel 2016 e questo non ha fatto altro che intensificare i rapporti. In base alle nostre competenze ci completiamo in un certo qual modo e sposiamo la stessa idea di gestione societaria. Lavoriamo quotidianamente e sin dal primo giorno con programmazione. L’idea è quella di crescere anno dopo anno, senza escludere la possibilità di nuove figure tra i ranghi societari”.
Presidente la Serie D mancata direttamente per un soffio. Akragas superiore o si poteva fare di più?
Se mi fai la domanda e devo risponderti seccamente io ancora oggi dico di no, ma lo hanno dimostrato sul campo e dunque possiamo solo che complimentarci con loro. È stata una stagione episodica come suggerisce il minimo distacco in classifica e da questo punto di vista noi abbiamo raccolto molto meno di quanto meritassimo a mio parere. Parliamo di due squadre fortissime che hanno appassionato con il loro testa a testa tutti gli addetti ai lavori.
Chiedere di più ad una squadra che ha perso solo una partita in campionato mi sembra ingiusto. Abbiamo chiuso a 69 punti, una quota che negli ultimi 15 anni ci avrebbe consentito quasi sempre di primeggiare tanto nel Girone A quanto nel Girone B. Rimbocchiamoci ancora una volte le maniche per questi play-off”.
Questo Enna “ci starebbe” in quarta serie?
Secondo me si, anzi, ci deve stare. La piazza è cresciuta insieme a noi affinché il tessuto economico della città arrivasse a sostenere attivamente il calcio ennese. Lo step più difficile sarà quello di meritarlo sul campo ma siamo consapevoli di avere una grande squadra che se la giocherà fino all’ultimo secondo dell’ultima partita con tutti. Noi siamo pronti”.