Serie D, Lamezia: dopo il mercato faraonico si attende la risposta del campo
Acquisti di spessore, colpi da categoria superiore e la voglia di raggiungere il calcio che conta: il Lamezia non ha nascosto le proprie ambizioni in sede di mercato con l’obiettivo di centrare i risultati sul campo.
Tutto passa dai novanta minuti sul prato verde. Terreno di gioco che si eleva a giudice assoluto quando si parla di calcio che sia Serie A o dilettantismo. Una regola non scritta che, storicamente, ha caratterizzato i progetti vincenti distinguendoli dalle “bolle di sapone”. Un concetto chiarissimo che si sposa perfettamente con la realtà del Lamezia, ai nastri di partenza come neo promossa dal campionato di Eccellenza. Eppure la compagine calabrese si è dimostrata realtà che non vuole rimanere nell’anonimato ma, al contrario, ha studiato un progetto per compiere il salto di qualità definitivo.
Una scelta che merita rispetto e va apprezzata in un contesto storico davvero difficile. Gli ultimi due anni di pandemia, infatti, hanno dato uno scossone davvero pesante al mondo del calcio provocando danni irreparabili specialmente nell’universo dilettantistico. Trovare una società con voglia di investire e crescere, ad oggi, è impresa alquanto ardua. Ma, come detto in precedenza, la voglia di fare bene del Lamezia è stata evidente già in estate nella fase di preparazione alla nuova stagione. In attesa che il campionato faccia il suo corso, la società calabrese ha già vinto a mani basse il titolo di miglior compagine in sede di calciomercato. Squadra mercato assolutamente scatenata che si è assicurata le prestazioni di calciatori del calibro di Camilleri, Sirignano, Salandria, Corapi e Maimone, solo per citarne alcuni. Ma ciò che ha sorpreso tutti, dagli addetti ai lavori sino ai tifosi, è stata la costante sensazione di avere il calciomercato aperto. Di pari passo con i risultati sul campo, infatti, la squadra è stata costantemente puntellata in questi mesi sino alla finestra invernale.
Stiamo parlando di acquisti di altrettanto valore per la categoria: dagli ex Acr Messina, freschi vincitori del campionato, Mauro Bollino ed Alessandro Lai sino a due bomber di altissimo spessore ed esperienza come Maritato e Rusescu. La classifica, però, non ha mai soddisfatto pienamente la proprietà delusa in alcuni frangenti anche dai risultati. Allo stato attuale, infatti, il Lamezia occupa il terzo posto a quota 33 punti con tre lunghezze di svantaggio dalla capolista Gelbison (potenzialmente sei in virtù della gara da recuperare per i campani). Questa chiave di lettura ci aiuta a capire anche i cambi in panchina e la scelta di un mister esperto come Sasà Campilongo. Allenatore dalla grandissima carriera, abituato a guidare piazze importanti, è l’uomo scelto per vincere questo torneo e conquistare la Serie C.
Il presente ci consegna un deludente pareggio per 1-1 nel derby contro il Rende, ma anche una società che ha voluto ancora stupire. La finestra invernale di mercato ha portato alla corte calabrese ulteriori innesti di spessore. A partire da Sergio Sabatino, leader difensivo prelevato dalla Fidelis Andria in Serie C. Reduce come Bollino e Lai dalla promozione con l’ACR Messina, non è stata l’unica ciliegina sulla torta. Sempre dalla terza serie, infatti, è stato acquistato Simone De Marco centrocampista in forza al Picerno nella prima parte di stagione. A chiudere il cerchio, rinforzando un reparto offensivo d’alto profilo, è arrivato anche Pietro Terranova capocannoniere uscente del girone I.
Adesso la palla passa inevitabilmente al terreno di gioco con i calciatori veri protagonisti in prima persona. La società è andata oltre le più rosee aspettative costruendo un organico che poche volte si è visto in un campionato di Serie D. Sarà compito di Campilongo e dei suoi ragazzi lanciare la rimonta alla vetta con la consapevolezza che la concorrenza è davvero tanta. Ogni partita potrà risultare decisiva nel computo finale ed andrà affrontata come una finale.
Il Lamezia ha lanciato il guanto di sfida per coronare il sogno Serie C.
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