L’anno del Messina: dal paradiso all’inferno andata e (si spera) ritorno
Una rondine non fa primavera. Così, il successo sulla Paganese, pur restituendo l’idea di una squadra viva rallegra fino a un certo punto. Consente, certo, di andare in vacanza con il sorriso sulle labbra, guardare la classifica con meno apprensione, ma non risolve una situazione preoccupante, uno scenario in cui la luce in fondo al tunnel resta lontana. Dodici mesi dopo la cartolina che il 2021 lascia in eredità al nuovo anno fa pendere l’ago della bilancia dal lato dei problemi. Non un inedito assoluto a queste latitudini, piuttosto un’abitudine di cui nessuno sentiva il bisogno.