Messina – Fidelis Andria: chi vince esulta, chi perde spiega
L’allarme lanciato nelle scorse settimane, col passare dei giorni, pretende sempre maggiore attenzione. Servono punti, perché la classifica adesso fa paura. I bonus sono finiti da un pezzo e il passo falso di Latina pesa enormemente su una squadra chiamata da tempo a invertire la rotta. La partita interna con la Fidelis Andria in questo senso ha il sapore del dentro o fuori.
L’impressione è che le formazioni, appaiate a quota dodici punti, si giochino la chance di rimanere a galla. Chi vince accorcia sulle battistrada, la compagine sconfitta vedrà le altre allontanarsi ancora. Più in basso, e nemmeno troppo, è rimasta soltanto la Vibonese, fanalino di coda in una graduatoria che sta cominciando ad allungarsi. La fortuna di giocare in casa lo scontro diretto, quindi, deve essere supportata dalla determinazione e dalla voglia di cercare ad ogni costo i tre punti.
L’avversario, d’altronde, per quanto da prendere con le pinze resta sicuramente alla portata, come confermano i numeri. Tre vittorie fin qui, contro Campobasso, Paganese e Turris. Altrettanti pareggi al cospetto di Juve Stabia, Vibonese e Avellino. Poi solo sconfitte, ben 9, fotografano un percorso identico a quello dei biancoscudati.
Diverso il discorso se si guarda alla Coppa Italia di categoria, dove i pugliesi si sono spinti fino alle semifinali. Dopo il successo di misura sul Piacenza, il doppio incontro li vedrà opposti al Sudtirol a coronamento di una cavalcata di grande spessore. Prima degli emiliani, infatti, a cadere sotto i colpi della Fidelis erano state le corregionali Bari, Virtus Francavilla e Foggia.
Domenica, con fischio d’inizio alle 14.30, la storia ci si augura sia diversa. Per permettere che sia così bisognerà innanzitutto tenere d’occhio l’argentino Bubas, attaccante di grande esperienza e talento. In campionato ha segnato una rete, ma è stato lui, mercoledì scorso a decidere la sfida col Piacenza. Due ne ha realizzate l’ex Acr Messina Alex Benvenga, classe 1991 e in riva allo Stretto nella stagione 2014/2015, conclusa con l’infausta retrocessione subita per mano della Reggina. Infortunato, tuttavia, difficilmente sarà in campo.
Con ben altro animo i tifosi ricordano invece Sergio Sabatino, altro grande assente del match. Difensore di grande qualità, nello scorso campionato è stato tra i principali protagonisti della cavalcata che ha riportato i giallorossi nel professionismo. Terzino e all’occorrenza centrale, anche quest’anno si è tolto la soddisfazione di siglare una rete ma, come accennato, squalificato salterà la sfida.
Discorso simile per Giuseppe Zampano, ventottenne con numerosi campionati di Serie B alle spalle, tuttavia, alle prese con diversi problemi fisici. Dovrebbe rientrare , magari partendo dalla panchina, il centrocampista Alcibiade.
Dal Catania è, invece, è giunto in estate l’attaccante Matteo Di Piazza. Per far fronte alle numerose e citate defezioni, last minute è arrivato Matteo Legittimo, difensore nato nel 1989, era svincolato, ma vanta un lunghissimo passato tra i professionisti, dove ha collezionato circa 350 presenze.
Nelle ultime tre stagioni a Cosenza, in precedenza aveva vestito le maglie di Lecce, Trapani, Ascoli, Grosseto e Salernitana. Dall’altro lato non se la passa meglio Eziolino Capuano, alle prese con le assenze di Carrillo, Fofana, Sarzi Puttini e Gonçalves. A cui con ogni probabilità, si aggiungerà Morelli. Per converso sulla via del recupero ci sono Balde, Russo e Mariginean. Dubbi di formazione a parte, chiunque andrà in campo dovrà avere in testa soltanto la vittoria.