Filippo Damian: lo specialista delle promozioni alla corte del Messina
- Classe, personalità e voglia di vincere: novanta minuti giocati ed il ruolo di leader già tatuato sulla pelle.
Difficile descrivere in poche parole che tipo di giocatore sia Filippo Damian ed il valore del colpo di mercato messo a segno dal Messina. Appare lampante, invece, quanto sia stato cruciale il lavoro svolto in sede di mercato dal direttore sportivo Argurio. Zero proclami altisonanti e tanta concretezza: il nuovo DS vuole far parlare i fatti e, nel suo Messina, Filippo Damian era elemento imprescindibile. Ad avvalorare tutto questo la lunga trattativa condotta dalla società biancoscudata con la Ternana, autentica dominatrice dello scorso campionato di Serie C. Non è un caso, infatti, che in casa Messina si sia andato subito a bussare alla porta di chi ha già vinto in terza serie con autorità e grande personalità.
Filippo Damian, quindi, approda in riva allo Stretto con il nominativo di “vincente“. Un appellativo che sui social ha scatenato l’attesa frenetica tra i tifosi giallorossi consapevoli di poter abbracciare un autentico colpo da novanta per la categoria. Il centrocampista, che non rientrava nei piani tecnici della Ternana per il campionato cadetto, ha scelto di rimettersi subito in gioco con un’avventura affascinante ma anche molto rischiosa. Dopo aver ottenuto due promozioni in Serie B, infatti, il classe 1996 ha abbracciato la causa di un squadrain che si affacciava dopo diverso tempo al professionismo. Fondamentale, in questo senso, il lavoro del management biancoscudato capace di prospettare un progetto importante in cui il centrocampista diventa punto di riferimento. Il percorso della società è chiaro: costruire un gruppo di ragazzi giovani ma con grande esperienza e già vincenti. In questo senso Damian incarna il profilo perfetto: vincente, esperto e dall’alto tasso tecnico.
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Come detto, poi, sono bastati appena novanta minuti per far innamorare un’intera piazza. L’esordio in Coppa Italia del Messina ha sorpreso anche i più scettici sia dal punto di vista fisico che tecnico-tattico. A mettere la ciliegina sulla torta non poteva mancare l’acuto dell’uomo simbolo arrivato in chiusura del match: la pennellata su punizione di Damian racchiude la bellezza di un gesto tecnico che, da troppo tempo la città dello Stretto aveva dimenticato nell’inferno della Serie D. Sarà lui a guidare la squadra, fulcro del gioco in un centrocampo che non manca di qualità e fisicità in attesa degli ultimi colpi di mercato. A due o a tre poco importa: Damian ha quella duttilità tale da potersi adattare a diversi schemi di gioco.
D’altronde il suo passato è il miglior biglietto da visita: a 25 anni il centrocampista può vantare già due promozioni in Serie B conquistate con le maglie di Pordenone e Ternana lo scorso anno. Campionati giocati da protagonista dove ha saputo ritagliarsi sempre maggior spazio nonostante la giovane età. Oltre alle prestigiose vittorie sul campo, però, sono due gli aspetti che saltano all’occhio: l’aver sempre giocato tra i professionisti (due campionati anche con Siena e Como) e l’alto numero di presenze stagionali. La grande novità, invece, sta nella sua scelta: accettare Messina non significa solo mettersi in gioco in una grande piazza, ma confrontarsi anche con il competitivo e “caldo” calcio del sud Italia.
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La tifoseria giallorossa ha sempre dimostrato di saper amare i calciatori di gran classe e sacrificio. Filippo Damian il primo brindisi l’ha regalato in una calda notte d’agosto. Adesso nel mirino c’è l’inizio di campionato: toccherà al centrocampista guidare il Messina alla ricerca di una nuova dimensione nella prossima Serie C tra sogni ed ambizioni realizzabili.