Stagione 2021/22: obbligo di green pass anche per i calciatori dilettanti?
Mentre in Francia è scoppiata la polemica per il così detto modello Macron, che ha imposto il green pass obbligatorio per quasi tutte le attività sociali, anche nel nostro Paese ci si interroga su come gestire questa nuova fase e disciplinare l’uso del green pass.
Come riportato dalla Stampa la via italiana all’uso più esteso del pass, da rilasciare a ciclo vaccinale completato anziché solo dopo la prima dose, potrebbe essere a questo punto quella di un suo utilizzo per salire sugli aerei e sui treni, lasciando perdere bar, pub e ristoranti dove si continuerebbe ad entrare senza.
Per quanto riguarda gli eventi sportivi allo stadio la proposta formulata dalla Lega Calcio al Governo per la ripresa dei campionati a settembre è quella degli stadi riaperti al 50% della capienza a settembre per arrivare gradualmente al 100% per i soli vaccinati.
Stessa linea sembra seguire il protocollo anti covid della FIGC per la pianificazione, organizzazione e gestione della Stagione Sportiva 2021/2022. Le indicazioni, che, rappresentano il documento di riferimento principale per la fase di ripresa delle attività del calcio professionistico maschile, della Serie A Femminile, delle competizioni Primavera 1 e 2, sembrano tracciare una linea chiara che, vedremo se sarà seguita anche per i dilettanti, definendo tre categorie distinte nel gruppo squadra: soggetti vaccinati, soggetti guariti e soggetti “suscettibili” per i quali, solo per questi ultimi, sono previsti tamponi obbligatori.
Fonte: tuttocampo.it