Goffredo Ghartey, dalla partita con Pogba al video con Mahmood
Il sorriso non lo ha mai perso, nemmeno nei giorni più duri del lockdown. Mentre chiusa in casa l’Italia faceva la conta di rimpianti e occasioni sfumate, Goffedo Ghartey ha messo in fila i pensieri. Riprendere gli studi, terminare con la soddisfazione dell’alloro in testa un percorso messo da parte più per necessità che per distrazione. In campo e al ristornate, dove prende le comande e non risparmia gentilezza e disponibilità, il classe ’92 d’altronde ha sempre conquistato tutti. Questione di modi e tecnica.
La stessa, raffinatissima, con cui da bambino aveva sedotto gli osservatori del Manchester United, durante un torneo giocato a Modena. Ai Red Devils, con Paul Pogba e Jesse Lingard, poteva finirci anche lui, se burocrazia e cartellini non avessero recitato la parte dei cattivi, sbattendogli in faccia la porte del sogno. Come sarebbe andata, non può saperlo nessuno. La realtà invece rimane davanti ai suoi occhi grandi. Racconta di una qualità sopra la media, esibita con estrema disinvoltura sui campi polverosi della provincia.
Messina Sud, Atletico Messina, Valdinisi. La categoria non importa, l’impegno sì. E non è mai mancato. Per questo, dai presidenti ai compagni, chiunque ne conserva un ricordo splendido. Oggi Goffredo spopola su Tiktok e strizza l’occhio alla musica. Il suo fisico statuario compare nel video di Mahmood, girato di recente alla Fiumara d’arte. Il museo a cielo aperto siciliano sorge a Castel di Tusa e nel suo genere è uno dei più grandi d’Europa. Le sue opere guardano tutti dall’alto, sorvegliano una terra costantemente in bilico tra bellezza e difficoltà, da cui Goffredo, facendo leva sull’animo sportivo, non è abituato a farsi abbattere.