Avellino-Messina: 20 anni da quel “pomeriggio da incubo”
Il rigore fallito da Vittorio Torino al “Partenio” rimane tra le istantanee più dolorose della storia del calcio messinese, anche a distanza di 20 anni.
12 Maggio 2001, il Messina perde contro l’Avellino per 1 a 0 e vede sfumare i sogni di promozione diretta in Serie B.
Bisognerà attendere 35 giorni, passando dai play-off e
dall’altrettanto storica vittoria contro il Catania per riconsegnare la cadetteria in riva allo Stretto, che tuttavia non rimarginerà la ferita provocata dalla sconfitta in terra campana.
Quell’Avellino-Messina era diverso, lo testimoniò la presenza massiccia dei tifosi messinesi che infransero il record di presenze in trasferta, nonostante una frana che lo stesso giorno colpí la Calabria e costrinse molti di loro a tornare in città, non avendo la possibilità di raggiungere la Campania.
In 12.000 erano partiti da Messina ma molti non riuscirono ad assistere alla partita, e tanti altri arrivarono in notevole ritardo all’interno dell’impianto.
L’Avellino non aveva più nulla da chiedere al campionato, mentre il successo avrebbe garantito al Messina la vittoria del torneo.
I peloritani in campo non “girano” ed il match pare indirizzarsi sullo 0 a 0 ma al minuto 90′ Sportillo viene atterrato in area: calcio di rigore.
Dal dischetto Torino viene ipnotizzato da Sansonetti ed il sogno si trasforma in incubo.
La partita alla fine sorriderà ai padroni di casa, che in pieno recupero troveranno il gol vittoria.
La delusione sarà cocente, allo stadio ed in città e le polemiche si trascineranno per giorni, sino alla
conferenza stampa del Presidente Aliotta che ridiede morale all’ambiente, riuscendo a compattare tutti in vista della cavalcata play-off.
Chi resterà profondamente segnato da quel pomeriggio del “Partenio” sarà proprio Vittorio Torino, che salutò Messina poco dopo, trascinandosi un fardello che inevitabilmente segnò parte della sua importante carriera.
Claudio Costanzo