Roberto Assenzio: classe ed esperienza al servizio dell’Igea
Centinaia di presenze in curriculum, leader dello spogliatoio e quella voglia di rimettersi sempre in gioco.
All’anagrafe si legge Roberto Assenzio; nel mondo del calcio cercare classe ed esperienza. Servirebbero fiumi di parole per raccontare l’intera carriera del funambolico centrocampista messinese, capace di lasciare un segno indelebile in tutte le piazze che lo hanno visto protagonista. Messina (sponda Camaro e Città di Messina), Agrigento, Lentini passando per Licata, Sant’Agata ed adesso Barcellona. Un tour della Sicilia che fotografa perfettamente la carriera del classe ’87 ancora affamato di calcio e nuove sfide. Il suo presente si chiama Igea, il suo passato racconta di successi, qualche delusione e la consapevolezza di aver sempre dato tutto per quel pallone che rotola in campo.
Che sia un prato verde o un campo in terra battuta, il nome Roberto Assenzio è sinonimo di successo. Un segnale che, la scorsa estate, il presidente Barresi ha voluto lanciare forte e chiaro al campionato d’Eccellenza: riportare l’Igea sui palcoscenici che merita abbandonando il calcio di provincia. Un matrimonio celebrato con gioia tra il centrocampista e la città del Longano dopo l’esplicita richiesta di mister Furnari, un altro che di miracoli ed imprese calcistiche ne ha fatto pane quotidiano. Poi l’inizio di stagione, la lotta a distanza con la corazzata Giarre ed il nuovo stop per Covid: proprio sul più bello sembrava non esserci più luce in fondo al tunnel. Il resto è storia recente con una ripartenza attesa per quasi sei mesi e quella voglia matta di tornare a riassaporare le emozioni del terreno di gioco.
L’Igea è ripartita trascinata da un gruppo d’altissimo profilo in cui Assenzio ne incarna la leadership. Non per niente l’istantanea di questa ripresa ce la regala, ancora una volta, l’estroso centrocampista giallorosso: punizione dal limite e palla nell’angolino. Una perla da calcio piazzato, come ci ha da tempo abituato, che ha aperto la strada al netto 4-0 contro il Catania San Pio X. Una gioia per tutti i tifosi barcellonesi, un piacere per gli addetti ai lavori ed una grande soddisfazione per la società Igea.
E per Roberto Assenzio invece? Merito del phon “miracoloso” con cui ha riscaldato il destro negli spogliatoi. Storie di ordinaria e straordinaria quotidianità in un calcio orfano dei tifosi e stretto nella morsa della pandemia. Tra difficoltà ed incertezze, Roberto Assenzio è un uomo in missione verso un unico obiettivo. Corsa, inserimenti e goal per un sogno chiamato Serie D.