Kevin Girgenti, identikit di un funambolo
Un gol da opportunista, per capitalizzare al meglio l’ottimo suggerimento di Franzino. Kevin Girgenti infila il suo nome nella manita con cui l’Enna spazza via l’Acicatena, riducendo al minimo lo spazio di replica degli avversari. La ripresa del campionato d’Eccellenza ha nuovamente proposto al pubblico siciliano le prodezze del numero sette nato a Palermo e fino a qualche anno fa autentico gioiello della primavera trapanese.
Esterno d’attacco e destro naturale con una predilezione per la posizione sinistra, da dove si spesso si accentra e cerca la porta, il classe 2001 aveva cominciato la stagione al Dattilo in Serie D. Mister Chianetta gli ha concesso appena quattro scampoli di partita, cinquantotto minuti in totale, divisi tra Licata, Paternò, San Luca e Roccella. Evidentemente pochi per mettere in evidenza qualità importanti.
Girgenti lo ha capito in fretta, ha fatto le valige e si è spostato di qualche chilometro. L’autostrada imboccata direzione Enna: una categoria in meno, ma identica voglia di ritagliarsi il suo posto nel mondo anche coi grandi. L’ambiente lo ha accolto immediatamente con gli onori riservati esclusivamente a chi ha piedi per fare grandi cose.
Lo sa bene il direttore sportivo Restuccia, che ha usato parole al miele per battezzare il suo arrivo: “È tra gli under della regione più forti in assoluto – ha dichiarato a Ennapress – sempre propenso a saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Credo che sia un ottimo profilo, capace di fare strada”. La buona prestazione col Siracusa, quindi il gol nel turno infrasettimanale: sono i risultati, fin qui, a dargli ragione.
Claudio Costanzo