Choupo-Moting tiene in vita il Bayern. Un tempo di speranza per i bavaresi
Bayern-PSG, tante stelle ed un insospettabile protagonista: Maxim Choupo-Moting.
Di professione fa il bomber di riserva, nella vita quotidiana si diletta con l’arte, essendosi dichiarato grande amante di Banksy.
L’attaccante camerunese guida l’attacco dei bavaresi in sostituzione di Robert Lewandowski. Già l’anno scorso, come punta di scorta, si rivelò preziosissimo per il Paris Saint-Germain, segnando la rete della vittoria contro l’Atalanta che è valsa il passaggio in semifinale dei francesi.
Oggi a 9 mesi di distanza è ancora lui a riaccendere le speranze per i bavaresi, tradendo proprio i suoi ex compagni e siglando la rete del provvisorio 1-2.
Un colpo di coda, allora, che aveva persino fatto cambiare idea al PSG, disposto a rinnovargli il contratto per un’ulteriore stagione. Alla fine il giocatore è caduto decisamente in piedi, passando dai vicecampioni d’Europa ai campioni. Consapevole del suo ruolo di comprimario, il 31enne è riuscito comunque a guadagnarsi 25 gettoni di presenza, segnando 5 reti, due delle quali in Champions. Intervistato dal sito ufficiale del Bayern. Choupo-Moting ha dichiarato: “È il remake della finale di Champions League e una partita per me speciale, avendo giocato due anni nell’altra squadra. Ma ora sono al 100% del Bayern e voglio vincere al 100%. Non vedo l’ora di esserci. Nessuno si poteva immaginare che queste due squadre si sarebbero incontrate nuovamente così presto. Potendo scegliere avrei preferito giocarla in finale“.
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— 🏆🏆🏆FC Bayern English🏆🏆🏆 (@FCBayernEN) April 7, 2021
Di sliding doors l’attaccante ex Schalke 04 è esperto assoluto: inserito nella lista Champions della passata stagione quasi per caso, complice l’addio nello scorso luglio di Edinson Cavani, si rivelerà, invece, l’uomo in più. Da lì in avanti ci saranno il goal ai quarti con l’Atalanta, il contratto con i campioni del Bayern, le reti nella fase a gironi dell’attuale manifestazione contro la Lazio ed un sigillo, quello all’ex compagno di squadra Keylor Navas, che sa quasi di vendetta.
Oggi come allora è il camerunense ad insidiarsi tra le grandi stelle della Champions League, questione di fortuna o di caparbietà?
Ai posteri l’ardua sentenza
Claudio Costanzo