Top e Flop: chi sale e chi scende nel Girone I di Serie D
Top
Ancione: Un po’ come Verdi qualche anno fa. Daniele Ancione si regala una magnifica doppietta su punizione, lancia in orbita il Biancavilla e scrive, probabilmente, la parola fine sui sogni di promozione della Gelbison. Un gol per tempo, giusto per non scontentare nessuno e i video appiglio tecnologico, utile per narrare a tifosi assenti le prodezze di un numero 23 a cui calzerebbero a pennello categorie superiori. Tiratore scelto
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Tripicchio: Da una doppietta all’altra, il filo rosso è la tecnica sopraffina. Tripicchio conferma quanto di buono diceva di lui Mimmo Giampà. Il Città di Sant’Agata si aggrappa al suo bis d’autore, batte il Castrovillari nello scontro diretto e allunga a sei la striscia di risultati utili consecutivi. Una rete dalla distanza, l’altra da attaccante vero: il portfolio è completo, la salvezza una missione possibile. Uovo Kinder
Cretella: Con under così, tutto diventa più facile. La carta d’identità dice 2002, le prestazioni raccontano di un talento in rampa di lancio. L’esuberanza dei giovani, la testa dei colleghi più grandi. Nel primato consolidato dei giallorossi, l’impronta di Carmine Cretella è evidente: dal suo piede, domenica scorsa, è partita l’azione del pari con la Gelbison, ieri si è messo in proprio, firmando l’acuto che ristabilisce le gerarchie tra Acr e Roccella. Enfant prodige
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Flop
Bevis: L’errore al 96′ pesa come un macigno ed è specchio fedele di una stagione estremamente deludente, lontana parente della scorsa, durante la quale il calciatore francese si era distinto per tecnica, corsa e dinamismo. Il calcio con cui spara alle stelle la respinta corta di Pellegrino sembra più da difensore centrale che da attaccante alla disperata ricerca del pari. Da qui al termine saranno tutte finali, ma per vincere la guerra servono innanzitutto lucidità e freddezza nei momenti chiave. Corpo estraneo
Chianetta: Le ultime prestazioni opache, sia chiaro, non cancellano un campionato da assoluta protagonista, specie se parliamo di una matricola. Chianetta è condottiero imprescindibile di un Dattilo che, però, ultimamente sembra aver perso la bussola. La salvezza non dovrebbe essere in discussione, ma per scacciare ogni spiffero occorre rimettersi immediatamente in carreggiata. A lui il compito di trovare il bandolo della matassa. Viandante sul mare di nebbia
Curtale: Nel dopogara del Franco Scoglio, respinge con fermezza la definizione di Schettino, ma abbandonare una nave alla deriva, con dodici partite ancora da disputare, equivale a sottrarsi dalla lotta nel momento più delicato. In conferenza stampa Curtale è severissimo con i giocatori del Roccella, assolve l’allenatore e giustifica il suo gesto con la necessità di dare una scossa all’ambiente. Servirà? Ai posteri l’ardua sentenza. Napoleone a Sant’Elena