Jacopo Dall’Oglio, il mamertino che trascina Catania
Cinque infortuni in altrettanti anni. Due interventi al ginocchio, stesso discorso per l’ernia inguinale. Il crociato che salta nel 2016, pochi minuti dopo la prima rete a Brescia, al culmine di una carriera pronta a decollare definitivamente, dando il là a un calvario lunghissimo. A guardarsi indietro, Jacopo Dall’Oglio con la fortuna ha un conto aperto, un credito da esigere piuttosto in fretta, magari già a Catania, dove il calciatore milazzese ha ritrovato continuità di rendimento e, soprattutto, gol.
🔴🔵 I rossazzurri vincono contro la Cavese
🔴🔵I rossazzurri sfatano il tabù del Simonetta Lamberti contro la Cavese
⚽ Giosa sigla la sua prima rete. Dall’Oglio realizza gol ed assist.
#UnicaSport
Pubblicato da Unica Sport su Sabato 27 marzo 2021
In stagione sono quattro, l’ultimo alla Cavese un paio di giorni fa, impreziosito da un assist, per sigillare il 2-0 finale e festeggiare nel modo migliore il ventinovesimo compleanno ormai alle porte. Sotto i colpi del centrocampista mamertino erano cadute le pugliesi Foggia, Monopoli e Virtus Francavilla, adesso è toccato ai campani. Un poker prezioso, record assoluto all’interno di una carriera scandita da tanta Serie B e da una Lega Pro che, sensazione diffusa, appare fisiologica parentesi in attesa di traguardi più ambiziosi. Lo meriterebbero il prestigio dei rossoblu, gli sforzi estivi per salvare la matricola storica e, in particolare, il classe ’92, nato nella provincia messinese e sbocciato nel settore giovanile della Reggina.
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Pubblicato da Unica Sport su Sabato 27 marzo 2021
Quasi paradossalmente, proprio nella stagione più buia per i colori amaranto, Jacopo esplode, collezionando trentasei presenze tra i cadetti, ma anche un’amara retrocessione. Siamo al 2014 e Lillo Foti, allora presidente, decide di puntare su di lui pure in Serie C.
I problemi, tuttavia, abbondano e il matrimonio si rompe per un applauso ironico, rivolto ai tifosi infuriati a causa degli scarsi risultati. “Ho sbagliato – dichiarerà in una diretta durante il lockdown – ma ero giovane e mi feci prendere dalla situazione”.
Sarà la pietra tombale sull’esperienza calabrese, cui seguiranno cinque mesi da separato in casa e un volo per Brescia. Quattro stagioni, tanti guai fisici e una promozione in A da celebrare con i compagni prima salire sull’aereo e fare dietro-font. In Sicilia, lo attendono la famiglia e una maglia con l’elefante stampato sul cuore: il mix perfetto per disegnare il riscatto.