Scamacca, tatuaggi e gol nel futuro della Nazionale
Sotto un corpo dipinto da mille tatuaggi, si nascondono, neppure troppo bene, enormi qualità. Gianluca Scamacca ha il fisico da centravanti e, in potenza, gol preziosi per la Nazionale. Nelle rappresentative giovanili lo ha già dimostrato, mentre il tempo per il grande salto sembra di colpo assottigliato. Merito del Genoa e di una settimana da sogno, vissuta a cavallo tra la Lanterna e l’azzurro terso dell’Italia. Venerdì 19 marzo, al Tardini, ribalta il Parma in 45 minuti, vanificando con una doppietta il vantaggio acrobatico di Graziano Pellé: rete da opportunista per il provvisorio pari, botta dalla distanza per regalare tre punti ai suoi e completare la festa.
Il mercoledì successivo si ripete nella gara d’esordio dell’Europeo Under 21. Il filtrante di Cutrone lo proietta di fronte al portiere della Repubblica Ceca. Da lì bastano due tocchi, uno per piede: lo stretto indispensabile per saltare l’estremo difensore avversario e depositare il pallone nella porta ormai sguarnita. Concretezza da killer navigato, che non servirà a vincere il match, poi pareggiato da una sfortunata autorete, ma sarà ulteriore indizio di un campionario vasto, a cui l’attaccante attinge con sorprendente facilità a seconda delle situazioni.
🇮🇹 Gianluca Scamacca 🇮🇹
🥇 The first goal in 2021 #U21EURO finals! #U21EURO | #CZEITA pic.twitter.com/Ct98hdT0b8
— UEFA U21 EURO (@UEFAUnder21) March 25, 2021
La sfida con la Spagna, stasera alle 21, per il classe ’99 assume, così, il gusto piccante della prova del nove, l‘attesa conferma, qualora ce ne fosse bisogno, di un processo di maturazione giunto in fretta a completamento. La caratura tecnica degli iberici, il blasone internazionale delle Furie Rosse alzeranno il barometro delle attese. Non è questione esclusivamente calcistica, in quanto subentrerà, inevitabile, la pressione, certo mitigata dall’assenza di pubblico sulle tribune, ma con cui un bomber deve dimostrare alla svelta di saper convivere.
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Qualche indizio, pure su questo fronte, in realtà c’è nel curriculum. Scamacca ha segnato, infatti, alla Sampdoria la rete del battesimo in Serie A, terzo marcatore più giovane nella storia del derby di Genova, alle spalle di Mauro Icardi e Fabio Galante e, evidentemente non contento, ha concesso il bis in Coppa Italia, appena tre settimane più tardi. Era il 26 novembre 2020 e i due gol, nel 3-1 ai blucerchiati, hanno portato in dote la qualificazione ai rossoblu e una vittoria nella stracittadina che in quella manifestazione mancava addirittura da ventiquattro anni.
Oro colato per il club del presidente Enrico Preziosi, ma soprattutto in casa Sassuolo, società proprietaria del cartellino dal 2017, quando viene prelevato dal Psv Eindhoven, dove milita nella formazione riserve. In neroverde si prende subito, e da protagonista, il Torneo di Viareggio, poi comincia il più classico giro di prestiti: Cremonese, Zwolle e Ascoli. Con il Picchio, e siamo alla scorsa estate, si consacra tra i cadetti, rientra alla base e viene dirottato in Liguria, terra per tradizione fertile di marinai e centravanti.
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