Acicatena, Atletico e San Pio X pronte alla bagarre, Giarre e Aci Sant’Antonio alzano la posta
Domenica 11 Aprile segnerà la ripartenza ufficiale del massimo campionato regionale, l’Eccellenza, divenuto non senza patemi d’animo di preminente interesse nazionale.
Nel girone B d’Eccellenza, confermato il disimpegno di Acquedolci, Real Siracusa e Santa Croce, sono 13 le conferme acclarate ai nastri di partenza. In provincia di Catania hanno tutte dato il proprio benestare.
Abbiamo intercettato alcuni pareri riguardo alla ripartenza di Giarre, Aci Sant’Antonio, Atletico Catania, Acicatena e Mascalucia San Pio.
In casa Giarre commenta il Club Manager Danilo Scuderi: ”Come detto più volte dalla proprietà, anche nei momenti più duri e difficili, l’intento è quello di provare a raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati lo scorso 27 luglio quando ha avuto inizio la nostra preparazione. Riguardo al format è palese che arrivare primi o quarti non dia grossi vantaggi. Diciamo che il vantaggio sulle squadre che seguono fino all’8°posto è piuttosto striminzito. Ad ogni modo è nostro intento giocarci le nostre carte fino alla fine e non lasciare nulla d’intentato. La società, con in testa il Presidente Giulio Nirelli e il Vice Presidente Marco La Rosa, hanno messo in condizione il gruppo e tutti i dirigenti per lavorare nel migliore dei modi e puntare al salto di categoria. Riguardo al protocollo ritengo che si alzi l’asticella e la soglia dell’attenzione. In questa maniera i nostri ragazzi sono ancor più controllati anche se consapevoli che dovranno autoregolamentarsi e prestare ancor più attenzione per la salute personale e dei propri cari”.
Fresco di recente investitura il D.G. dell’ Aci Sant’Antonio Gabriele Orofino pronto ad alzare la posta per il rush finale che attende i biancazzurri: ”L’intento della società, nonostante siamo una matricola in Eccellenza, è quello di crescere e di provare a giocarcela. In questa direzione la società non ha lesinato ulteriori sacrifici apportando innesti importanti nell’organico come Natale Gatto, Giuseppe Dama, Alessio Sangiorgio, Marco Spampinato e i due argentini Salvucci e Idoyaga.
Dal nostro punto di vista riteniamo il format l’unica soluzione applicabile per una ripartenza considerato anche i tempi del dilettantismo che volta pagina a decorrenza dell’ 1 luglio. La Federazione ha optato per una scelta che desse maggiori certezze alle squadre maggiormente in difficoltà che in caso di retrocessioni difficilmente avrebbero proseguito il loro cammino.
Il protocollo, che ci viene chiesto di attuare, ha sicuramente dei costi che ad oggi non trovano corrispondenza in sovvenzioni da parte della Lega. In società abbiamo impartito delle regole che chiediamo ai nostri ragazzi di rispettare per il bene di tutti. Ed è lì che molte società troveranno le prime difficoltà. Ricordiamoci che settimanalmente ogni società è tenuta ad effettuare tamponi che incidono in termini di costi e di organizzazione con la presenza di un medico sociale. Ci aspettavamo un passo avanti anche da questo Governo che evidentemente non ha considerato la figura dei collaboratori sportivi, né tantomeno ristorato con un contributo a fondo perduto le Associazioni Sportive Dilettantistiche rispetto al Governo precedente.
Più scettico il Vice Presidente dell’ Atletico Catania Gianluca Barbagallo che conferma la compagine atletista ai blocchi di partenza: “L’Atletico Catania sta vivendo una fase di riorganizzazione dei suoi quadri dirigenziali. Nei giorni scorsi una cordata di imprenditori catanesi ha rilevato la società ed è intento della nuova proprietà chiudere questa stagione con la dignità che ha sempre manifestato, per storia e tradizione, l’Atletico Catania. Noi siamo sempre stati contrari a questa ripartenza per vari motivi. Prima di tutto per il protrarsi della pandemia, secondo motivo per la forte recessione economica e, non per ultimo, sotto un punto di vista etico e morale. Giacchè ci viene chiesto di ripartire, faremo il modo di chiudere questa stagione con impegno e dedizione anche se, ripeto, avremmo preferito che questa stagione non fosse proseguita o addirittura iniziata. Il format è una soluzione creata ad hoc dalla Lega per questa emergenza. Ritengo il quadrangolare che va dal 9° al 16°posto fosse del tutto superfluo. Costringere le società ad ulteriori sacrifici per ulteriori 3 partite è un plus che avrebbero potuto evitare.
Rispettiamo e faremo nostro le linee guida per il protocollo. Rimangono grossi punti di domanda sui costi che assorbirà questa ripartenza dell’Eccellenza e sui reali vantaggi di questo preminente interesse nazionale. A conti fatti eseguire tutti i tamponi per il gruppo squadra costa circa 600 euro mese, una somma che estesa ai due mesi e mezzo di campionato è non inferiore ai 1500 € che certamente non erano previsti a inizio campionato. L’impatto e la ricaduta di questo irrigidimento della Lega verso le proprie squadre sarà negativo ma, come ho puntualizzato prima, troveremo il modo per confermarci ai nastri di partenza con la serietà che ci ha sempre contraddistinto presentando alcune novità all’organico a disposizione di mister Marco Coppa che per il rush finale potrà contare anche su Giuseppe Siclari, ex Siracusa, e Vincenzo Tornatore, ex Acicatena”.
Fiducioso e ottimista il tecnico dell’Acicatena Francesco Migneco:” Faccio un plauso ai presidenti che hanno deciso, a scatola chiusa, di proseguire il campionato con tutte le criticità del momento dettate dalla Pandemia. In particolar modo all’Acicatena e al mio Presidente Gaetano Giannetto che ha mandato un gran bel segnale.
Sono soddisfatto dell’impegno dei ragazzi in ogni seduta d’allenamento. La società ha fatto uno sforzo importante mantenendomi una buona parte di senior e inserendo in organico molti giovani di valore che altrove non hanno trovato spazio. Penso ai vari Intravaia, Cannella, Trovato.
Credo che la Lega abbia trovato la soluzione giusta per dare stimoli e obiettivi a tutti. L’obiettivo che ci porremo, oltre alla valorizzazione dei giovani, sarà quello di puntare all’8°posto. Con le 3 rinunce la classifica si è accorciata. Perché non crederci?
Concludiamo con il Direttore Generale del Mascalucia San Pio X Sergio Franceschini: “Abbiamo dato esito favorevole alla ripartenza per auspicare un ritorno alla normalità pur con tanti dubbi dal punto di vista sportivo e dal punto di vista della salute. Avremmo portato alla Lega ben altri punti di vista se dall’alto avessero optato per le retrocessioni.
L’organico sarà quasi del tutto confermato ad eccezione di poche defezioni, perlopiù dettate da lavoro, che ci portano a salutare e ringraziare Petrullo, Scalia e Librizzi, che verranno sostituiti comunque da alcuni ragazzi del nostro serbatoio giovanile. In generale sarebbe stato molto più semplice non completare e risparmiare del denaro. Vuoi per coraggio, vuoi per incoscienza, stiamo ripartendo senza lesinare risorse.
Il format messo in piedi dalla Lega credo abbia accontentato le squadre di bassa classifica e penalizzato quelle che puntano al salto di categoria. Diciamo che sarebbe stato più giusto agevolare quantomeno le prime 2 sgravando almeno un turno delle fasi finali. Faccio comunque un plauso alla Lega per il lavoro e l’unità d’intenti nel cercare questa ripartenza. Ripartiamo per dare un segnale di fiducia e per valorizzare i giovani in vista della stagione entrante. Per molti sarà un banco di prova anche perché non vogliamo ripetere gli errori commessi nella prima parte di stagione”