Dantedì: a Messina lottano ancora Guelfi e Ghibellini
Oggi, 25 Marzo 2021, si festeggia il Dantedì, i 700 anni dalla morte del più grande poeta italiano di tutti i tempi. Vogliamo prendere in considerazione uno dei canti più famosi e conosciuti della sua maggiore opera: La Divina Commedia.
Nel VI canto del Paradiso il Dante fuggiasco, così definito dal Foscolo ci narrava la situazione nella sua amata Firenze. Nell’opera Giustiniano invita Dante a giudicare l’operato di Guelfi e Ghibellini.
I ghibellini sostenevano la supremazia dell’impero sulla Chiesa, mentre i guelfi, al loro interno divisi in “bianchi” e “neri”, erano favorevoli ad una politica d’accordo con i pontefici.
Calcisticamente parlando la città di Messina sembra esser tornata nel 1321, indietro di 700 anni come quelli che si festeggiano oggi, con una lotta interna nella cittadina. I peloritani si trovano nel girone infernale del Dilettantismo, lo sportivo fuggiasco si trova a raccontare le avventure di Acr Messina e Football Club Messina.
Nella nostra opera Giustiniano accompagna lo “sportivo fuggiasco” a giudicare l’operato delle due compagini giallorosse.
Nelle zone alte della classifica di Serie D, le formazioni sono pronte a fare il grande salto del Professionismo ma, probabilmente, solamente una Beatrice, la donna angelo di Dante, resterà dopo questa avventura a tinte pandemiche.
Guelfi o Ghibellini che sia, la strada per un futuro roseo non passa di certo da questa battaglia.
Messina come Firenze, 700 anni dopo. La Divina Commedia dantesca resterà sempre attuale e continuerà ad esser studiata nelle scuole italiane per evitare queste incomprensioni…sebbene la strada “per riveder le stelle” appare ancora lontana.