Top e flop: chi sale e chi scende nel Girone I di Serie D
TOP
Pozzebon: Arrivato con i gradi del colpo di mercato nell’ultima finestra invernale, Demiro Pozzebon si è calato con sorprendente spirito di sacrificio in una squadra che progressivamente ha perso certezze e posizioni di classifica. Le partenze di Rizzo e Silvestri hanno ridimensionato il progetto, non la vena realizzativa dell’attaccante romano, ritrovata insieme alla primavera. Convertito sulla via di Damasco
Città di Sant’Agata: La cura Giampà sta portando in dote i frutti sperati. Contro la Gelbison, il Città di Sant’Agata infila l’impresa della settimana e il quinto risultato utile consecutivo. Per arrivare a quota quaranta, come ama ripetere il tecnico, la strada è lunga e tortuosa, ma di questo passo meno complessa del previsto. Corsa, cuore e qualche buona individualità: i biancoazzurri sono la sorpresa dell’ultimo scorcio di stagione. Uovo di Pasqua
Saverino: A Messina, sponda Acr, si era imposto come uno dei migliori prospetti del Girone, nota lieta all’interno di una stagione parecchio complicata. Adesso per Saverino sembra maturo il tempo della consacrazione. La doppietta con cui contribuisce al successo sul Marina di Ragusa è un mix di esplosività e tecnica, caratteristiche tipiche dei giovani, che, il classe 2001, tra qualche tempo, dovrà ribadire anche da over. Nuove proposte
Bonus Track, Paolo Lomasto: Rugbysta da Sei Nazioni ingiustamente sacrificato nel fango del Franco Scoglio. Il suo atteggiamento gladiatorio, la capacità di adattare in fretta il proprio gioco a un terreno complicato, gli varrebbero di diritto la copertina di Sport Week, deve accontentarsi una stracittadina da protagonista, in cui i calci potenti non valgono due punti, ma battezzano il successo. Martín Castrogiovanni
FLOP
Coulibaly: Il colpo di testa in area di rigore è uno sfortunato assist raccolto dal Paternò per tornare dalla Campania con un punto importante in ottica salvezza. Coulibaly paga l’intervento maldestro e la capacità dei rossoblu di capitalizzarlo al massimo. Cinque gare senza vittoria iniziano a pesare, perché dietro corrono e il bonus accumulato nel girone d’andata progressivamente si assottiglia. Ultimo passaggio
Caballero: Nella tempesta del Franco Scoglio va alla deriva, trascinandosi dietro anche i compagni. Il Football Club Messina gioca alla pari (e anche meglio), dell’Acr, ma paga la scarsa vena realizzativa del centravanti argentino. Caballero, glaciale in altre occasioni, spreca l’impossibile e, per converso, esalta i riflessi di Caruso. La classifica non è compromessa, il morale ha subito un brutto colpo. Naufrago
Guerri: La Cittanovese strappa a Licata un punto insperato. Sotto di due gol, i calabresi rimontano con D’Angelo e Giorgiò e in entrambe le circostanze l’estremo difensore locale non appare esente da colpe. Guerri prima si fa sorprendere, complice una deviazione, da un tiro non irresistibile, poi, quando il cronometro segna il 90′ sfiora soltanto il pallone sanguinoso, spinto in rete, a porta vuota, dall’attaccante ospite. Frastornato