SETTORI GIOVANILI – SSD Camaro 1969
Se le vittorie fossero il risultato naturale di una semplice combinazioni di
elementi, il calcio sarebbe una scontata scienza matematica. Ma dietro a
quel pallone che rotola sul prato verde, c’è un’infinita di sfumature e
particolari che sfuggono alla vista degli spettatori. In riva allo Stretto,
infatti, il calcio è diventato un vero e proprio tabù piombato in un limbo
fatto di delusioni e mediocrità. Ma è proprio lì dove il giallo ed il rosso
rappresentano passione ed appartenenza che altri due colori si sono fatti
strada scrivendo pagine storiche indelebili. Quel nero e quel verde che
rappresentato una tradizione calcistica radicata sul territorio, un storia
chiamata Camaro. Ed è proprio dalla rinascita del 2014 che riparte un
cammino fatto di progettualità, organizzazione e mentalità vincente.
L’obiettivo comune? La valorizzazione dei giovani. Lo sviluppo del
settore giovanile, infatti, ha riportato il progetto Camaro alla ribalta su
scala non solo regionale ma anche nazionale. Un duro e lungo lavoro che
ha dato grandi risultati come testimoniato dalla stagione passata,
assolutamente da incorniciare. Il percorso perfetto della formazione
Juniores guidata da Filippo Romeo ed assoluta padrona a livello regionale.
Un gruppo di ragazzi che ha saputo imporsi anche in prima squadra e che
si è dovuta arrendere solo in semifinale contro la Romulea nella fase
nazionale. Una sconfitta che ha interrotto una striscia di imbattibilità che
risaliva al lontano novembre 2017. Ma al grande cammino della Juniores
non si può non affiancare anche quello dell’under 17 ed under 15. Dopo un
campionato con una sola sconfitta, i ragazzi di mister Cruciani si sono
arresi solo in finale contro la quotata Calcio Sicilia. La ciliegina sulla torta,
poi, è stata messa dai giovani di mister Giorgianni con la vittoria dei
playoff. Una stagione da incorniciare che ha premiato il duro lavoro di uno
staff competente e sempre attento ad ogni aspetto organizzativo –
strutturale. Dal presidente Antonio D’Arrigo alla gestione di Davide
Manzo, passando per l’esperto Pasquale Rando ed il grande lavoro del
direttore Enzo Raimondi. Senza dimenticare la professionalità di tutto lo
staff tecnico e di un grande responsabile dell’area comunicazione come
Giuseppe Fontana. Una vera e propria famiglia che ha sempre considerato
il Camaro come un figlio e che ha trovato una casa all’avanguardia come il
Despar Stadium. Lo storico “Marullo” di Bisconte, infatti, è diventato un
punto di riferimento per tutta la città di Messina. Un impianto
all’avanguardia aperto alle prime squadre, al settore giovanile ed anche al
calcio amatoriale. Punto di forza per una società che ha voluto invertire la
rotta in una città povera di infrastrutture sportive all’avanguardia.
Progettualità, risultati vincenti e grande organizzazione sono stati gli
aspetti che hanno convinto la famiglia Sciotto a credere nel “gruppo
Camaro” per rilanciare il calcio cittadino in casa Acr Messina. Un
matrimonio estivo che, per svariate vicende, non ha portato i risultati
sperati. Tuttavia l’impegno in Serie D, non ha compromesso il lavoro nero
verde. Prima dello stop forzato dovuto al Coronavirus, il Camaro recitava
ancora il ruolo da protagonista. La nuova under 17 di mister Cosimini
viaggiava a vele spiegate con ben undici lunghezze sul secondo posto. Una
situazione analoga anche per l’under 15 di mister Randazzo capace di
vincere 17 partite con 5 punti di vantaggio sugli inseguitori. Numeri
pazzeschi ed un’altra stagione da incorniciare, per una società che ha visto
tanti giovani diventare protagonisti in settori giovanili professionistici o
come under in Serie D. Il Camaro è questo: una famiglia, un punto di
riferimento cittadino, un trampolino di lancio per un futuro calcistico. Una
vera e propria perla che si impone e dà lustro alla città di Messina.