fbpx

USD Bitonto Calcio – Video Tribute

La prima volta non si scorda mai o, se preferite, l’appetito vien mangiando. Comunque la si voglia spiegare, la stagione del Bitonto resta straordinaria e la Serie C, non ci fosse stato il coronavirus, un obiettivo largamente alla portata. I neroverdi ci credevano davvero, al punto che avevano già chiesto una deroga per l’utilizzo del Città degli Ulivi anche tra i professionisti.
Nel piccolo catino, tremila posti in tutto, il miracolo giorno dopo giorno stava prendendo forma e non prestare attenzione a un simile dettaglio, sarebbe stato peccato capitale e imperdonabile. Trascinato dai gol, 20, di Cosimo Patierno, per tutti Chicco, idolo di casa e bomber implacabile, il Bitonto aveva fin qui raccolto risultati importanti e messo in fila la concorrenza, Foggia compreso, in uno dei gironi di Serie D più difficili dello stivale.
Si potrebbe obiettare che un punto sulle inseguitrici sia margine risicato, verissimo, ma basta dare un’occhiata al raggruppamento per farsi un’idea dell’impresa. Già detto del Foggia, spiccano in rigoroso ordine alfabetico anche Brindisi, Fasano, Fidelis Andria, Nardò, Nocerina e Taranto. Non esattamente le ultime arrivate. Squadre di tradizione, abituate ad altri palcoscenici, tifoserie calorose che poco hanno a che fare con la quarta divisione. E questo quadro non dovesse ancora convincere i più esigenti, si possono sempre portare indietro, a un anno fa, le lancette dell’orologio. Coppa Italia di Serie D, Stadio San Nicola, tana di un Bari che non avrebbe perso fra le mura amiche più una partita. Picci oggi è una star dei social, allora avrebbe segnato la rete decisiva: galletti eliminati, Bitonto al turno successivo. Roba da prima pagina dei giornali, momento in cui gli orizzonti cambiano e la consapevolezza prende il posto dei dubbi.
La stagione si chiuderà con il quarto posto, il record di punti, 59, e soprattutto guanto di sfida lanciato per l’immediato futuro. Attorno a mister Roberto Taurino si consolida un gruppo che diventa interprete di un gioco propositivo e divertente, capace nel girone d’andata di collezionare 11 successi, quattro pari, uno proprio contro il Foggia, e due sole sconfitte, peraltro consecutive contro i rivali storici del Fasano e l’Agropoli. E’ al giro di boa, tuttavia, che i leoncelli accelerano, in sei partite centrano 4 vittorie pesanti e sembrano ipotecare il campionato. Non sarà così e a rimettere tutti con i piedi per terrà sarà il brusco stop col Cerignola. Qualcosa pare rompersi e prima della pausa legata al Covid si registrano anche i pareggi al cospetto di Brindisi e Taranto.
Il resto è attualità, con il Foggia tornato sotto, adesso lontano una sola lunghezza, e il Coronavirus a lasciare tutti col fiato sospeso. Lo scontro diretto a quattro giornate dalla fine, infatti, potrebbe rimettere ogni cosa in discussione e prospettare scenari nuovi. L’equilibrio è un filo sottile, la ripresa un punto di domanda enorme. L’augurio, comunque vada, è che possa un gol a scrivere l’ultima parola su questo avvincente film

Potrebbe interessarti